PSICOLOGIA ANALOGICA
La psicologia analogica è quella branca della psicologia che si occupa dello studio delle dinamiche mentali e dell’intervento terapeutico — ed auto-terapeutico — al fine di conoscere il lato inconscio della mente.
AMORE, SESSO, PIACERE, POTERE, TRADIMENTO, ILLUSIONE, SOLITUDINE, SOFFERENZA, SANGUE, MORTE...
Questi sono alcuni degli ingredienti che l'individuo incontra, percorrendo il vero romanzo della propria vita.
Però, non sempre l'individuo conosce le giuste informazioni, che lo possono aiutare a distaccarsi dai vari problemi esistenziali che incontra: forse perchè le istruzioni comportamentali che possiede, gli sono state volutamente insegnate in maniera ingannevole.
Se vogliamo dare un significato alla psicologia "analogica" possiamo usare la metafora di un teatro nel quale viene interpretata da parte di attori la recitazione di una qualsiasi rappresentazione teatrale di qualche autore.
Ciò che lo spettatore che assiste alla commedia vede è: l'interpretazione "logica" del messaggio diretto che gli attori intendono comunicare.
Ma, tutto il lavoro che gli attori mettono in atto, diviene possibile attuarlo solamente tramite il lavoro nascosto che tutti gli addetti ai lavori del teatro mettono in opera — regista, scenografo, tecnico delle luci, costumista, e altri...
Tutto questo corollario di personaggi incollati alla recita degli attori principali è assolutamente necessario che esista al fine di permettere che la recita degli attori funzioni.
Ma questi addetti, non sono direttamente visibili al pubblico.
Quindi queste figure operative sono essenziali all'operato degli attori senza che questi siano direttamente conosciuti dal pubblico, cioè rimangono invisibili, sono: "analogici”.
Quindi se vogliamo rappresentare la "psicologia logica", la possiamo accomunare agli attori che interpretano una recita, avente un significato interpretativo logico. Rappresentiamo quindi la "psicologia analogica" negli addetti al lavoro.
Perciò:
1. la "psicologia logica", (come gli attori), possiede un significato visivo, uditivo, cinestetico, conosciuto tramite la nostra razionale consapevolezza degli aspetti della vita;
2. la "psicologia analogica", (come addetti al lavoro), non possiede un significato preciso in quanto si genera e costruisce adattandosi di volta in volta a quello che richiede lo svolgimento della recita finale, e rimane sempre invisibile a qualsiasi razionalità, ma esiste come parte primaria al buon funzionamento della psicologia logica.
Questo fatto, conduce a un preciso risultato: senza "psicologia analogica", non può esserci la "psicologia logica". La psicologia analogica è, essenzialmente, il motore, o meglio dire, il burattinaio della psicologia logica.
AMORE, SESSO, PIACERE, POTERE, TRADIMENTO, ILLUSIONE, SOLITUDINE, SOFFERENZA, SANGUE, MORTE...
Questi sono alcuni degli ingredienti che l'individuo incontra, percorrendo il vero romanzo della propria vita.
Però, non sempre l'individuo conosce le giuste informazioni, che lo possono aiutare a distaccarsi dai vari problemi esistenziali che incontra: forse perchè le istruzioni comportamentali che possiede, gli sono state volutamente insegnate in maniera ingannevole.
Se vogliamo dare un significato alla psicologia "analogica" possiamo usare la metafora di un teatro nel quale viene interpretata da parte di attori la recitazione di una qualsiasi rappresentazione teatrale di qualche autore.
Ciò che lo spettatore che assiste alla commedia vede è: l'interpretazione "logica" del messaggio diretto che gli attori intendono comunicare.
Ma, tutto il lavoro che gli attori mettono in atto, diviene possibile attuarlo solamente tramite il lavoro nascosto che tutti gli addetti ai lavori del teatro mettono in opera — regista, scenografo, tecnico delle luci, costumista, e altri...
Tutto questo corollario di personaggi incollati alla recita degli attori principali è assolutamente necessario che esista al fine di permettere che la recita degli attori funzioni.
Ma questi addetti, non sono direttamente visibili al pubblico.
Quindi queste figure operative sono essenziali all'operato degli attori senza che questi siano direttamente conosciuti dal pubblico, cioè rimangono invisibili, sono: "analogici”.
Quindi se vogliamo rappresentare la "psicologia logica", la possiamo accomunare agli attori che interpretano una recita, avente un significato interpretativo logico. Rappresentiamo quindi la "psicologia analogica" negli addetti al lavoro.
Perciò:
1. la "psicologia logica", (come gli attori), possiede un significato visivo, uditivo, cinestetico, conosciuto tramite la nostra razionale consapevolezza degli aspetti della vita;
2. la "psicologia analogica", (come addetti al lavoro), non possiede un significato preciso in quanto si genera e costruisce adattandosi di volta in volta a quello che richiede lo svolgimento della recita finale, e rimane sempre invisibile a qualsiasi razionalità, ma esiste come parte primaria al buon funzionamento della psicologia logica.
Questo fatto, conduce a un preciso risultato: senza "psicologia analogica", non può esserci la "psicologia logica". La psicologia analogica è, essenzialmente, il motore, o meglio dire, il burattinaio della psicologia logica.